Kathy Acker. Sul sangue che si trasforma in luce

A cura di Arianna Preite

giovedì 07 novembre 2024

Kathy Acker muore nel 1997, ma il suo anno di nascita resta un mistero come molti altri elementi sospesi tra realtà e finzione che costellano la sua biografia e produzione letteraria. Nata negli Stati Uniti verso la fine degli anni Quaranta e trasferitasi per un periodo a Londra negli anni Ottanta, viene associata agli ambienti underground-punk di quegli anni. È stata scrittrice, poetessa, artista, musicista, sceneggiatrice. Impossibile da situare in un genere letterario preciso, ha fatto del plagio una delle sue principali pratiche di scrittura, servendosi di interi stralci rubati ai mostri sacri della letteratura per comporre le sue opere, e mescolando al loro interno poesia, disegni, dialoghi e lingue diverse, dando vita a uno stile sperimentale estremo. Attraverso i suoi testi fa saltare in aria tutti i sistemi di sopraffazione e dominio e cercando nuovi modi per rappresentare la violenza, trasforma le sue protagoniste da vittime a eroine.

Recentemente sono stati ripubblicati in italiano due dei suoi romanzi più celebri, Sangue e Viscere al Liceo (Liberaria, 2020) e L’Impero dei Non Sensi (NERO, 2024), introvabili fino a poco fa, rendendo parte della sua produzione nuovamente accessibile anche nel nostro paese.

 

Arianna Preite è dottoranda in letterature anglofone, si occupa di utopia e di prospettive femministe, queer e decoloniali all’interno della narrativa speculativa contemporanea. 

 

Prende il via la terza stagione del ciclo Scrittrici dell'altro mondo, un programma di incontri volto a divulgare il pensiero, la poetica e la pratica di alcune autrici del Novecento: Wisława Szymborska, Elsa Morante, Kathy Acker, Hannah Arendt, Ottessa Moshfegh, Dolores Prato, Leonora Carrington, Annie Ernaux, Goliarda Sapienza. Nove percorsi biografici in cui i confini tra arte e vita si fondono fino a diventare invisibili e manifestarsi in un'unica pratica artistica di vita. Intrecciando letteratura, filosofia e arte queste autrici si rendono capaci di sovvertire la norma per disegnare possibili mondi altri. Per ognuna di queste figure, le scelte prese come soggetto privato diventano così una possibilità di immaginazione politica radicale il cui eco risuona fino ai nostri giorni.
A condurre il ciclo saranno ricercatrici provenienti da differenti discipline, chiamate a portare il proprio sguardo secondo differenti prospettive e sensibilità. Le une e le altre, figure differenti ma, ognuna a suo modo, in grado di infrangere la fissità del "migliore dei mondi possibili" in una molteplicità di mondi altri.

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