Pratiche letterarie di condivisione del sapere. Dostoevskij, riflettere è creare ombre

A cura di Ida Amlesù

giovedì 05 ottobre 2023

"Siamo tutti usciti dal cappotto di Gogol'", diceva Fedor Dostoevskij: emulo di quello che ai tempi era considerato il più grande scrittore russo, il futuro autore di Delitto e castigo comincerà la sua carriera letteraria ispirandosi, nel suo secondo romanzo, 𝘐𝘭 𝘴𝘰𝘴𝘪𝘢, proprio ai celebri racconti gogoliani Il cappotto, Il naso e Memorie di un pazzo. Le tematiche ritornano fra un autore e l’altro: il doppio come specchio infernale, l'ambizione che porta all'alienazione e alla follia, sullo sfondo di una Pietroburgo sempre impiegatizia e disumana. Ma il tono è cambiato: non più umorismo commosso, satira feroce ma catartica; in Dostoevskij anche negli equivoci che potrebbero sembrare comici si nascondono le ombre della tragedia.

I sosia, Dostoevskij e Gogol': due autori allo specchio

Cosa vuol dire "riflettere" su un testo? Nella cultura russa, lo specchio è tramite, frontiera fra mondi, sguardo su una dimensione che può rivelare il futuro; ma quando il riflesso esce dallo specchio ed entra - un sosia! - nelle nostre vite, rischia di farci perdere il senno. E se da una parte la follia può essere affrontata in chiave tragicomica e racchiusa, giorno dopo giorno, nelle pagine di un diario, dall'altra può essere riproposta in termini sempre più tragici e realistici, non più mero riflesso-imitazione, ma riflessione originale a partire dalla medesima tematica. Memorie di un pazzo, inserito nei Racconti di Pietroburgo di Gogol', e Il sosia di Dostoevskij: due storie simili, dallo svolgimento quasi parallelo, di due autori in intenso dialogo - Gogol', il maestro dalla verve umoristica, e Dostoevskij, l'imitatore e allievo che saprà coglierne le ombre.

 

Ida Amlesù è una scrittrice, slavista, traduttrice e cantante lirica. Laureata in Filologia Slava all'Università degli studi di Milano e in Lingua Russa all'università degli studi di Pavia, ha vissuto fra Milano, Mosca e Parigi. Ha pubblicato racconti su Nuovi argomenti, Glamour, Colla, Pastrengo, e in traduzione su riviste francesi, russe e iraniane. Il suo primo romanzo, Perdutamente (nottetempo 2017) ha vinto il premio internazionale Salerno Libro d'Europa. Ha inoltre pubblicato i romanzi Cinema di Babele (fve, 2022) e Julie (Sonzogno, 2022). 

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