Pratiche letterarie di condivisione del sapere. Osip Ėmil'evič Mandel'štam e il rumore del suo tempo

A cura di Ida Amlesù

giovedì 19 gennaio 2023

Poeta raffinato, letterato coltissimo, saggista di singolare acutezza: nella sua breve vita, Mandel'štam riuscì a incarnare e a dare voce a mille e più volti della letterarietà. Uno spirito, il suo, in grado di "scavare nel tempo", per usare un'espressione a lui cara, rifugiandosi nello studio dei classici e nella preziosità della lingua senza smettere però di osservare e descrivere la realtà dei suoi contemporanei. Definito uno dei più grandi poeti russi del Novecento, dopo la pubblicazione, nel '33, di un epigramma fortemente satirico nei confronti di Stalin la sua posizione in Russia si fa precaria. Arrestato due volte, condannato al confino, nel 1938 viene mandato nonostante le condizioni di salute assai fragili in Siberia, dove muore pochi mesi dopo.

 

𝐈𝐥 𝐩𝐨𝐞𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐫𝐚𝐠𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐥𝐨. 𝐕𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚 𝐫𝐮𝐬𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥 '𝟗𝟎𝟎

Il ciclo di lezioni avrà come oggetto alcuni dei maggiori poeti della lirica russa novecentesca.
Dopo una breve introduzione sull'Età d'argento, epoca di rigoglio e sperimentazione poetica, che vede artisti nascere, fiorire e spegnersi nella stretta delle Purghe, affronteremo la lettura di tre delle voci più sonore del Novecento russo - Osip Mandel'štam, Anna Achmatova e Marina Cvetaeva, volti diversi di una stessa esperienza: l'urgenza poetica come urgenza di vita. Conosceremo le loro vite e i loro pensieri, seguiremo le loro scelte stilistiche e personali, leggeremo le loro parole, per ritrovare nella loro libertà di espressione - difesa anche a costo della vita - una lente nuova con cui osservare la realtà.

 

Ida Amlesù è una scrittrice, slavista, traduttrice e cantante lirica. Laureata in Filologia Slava all'Università degli studi di Milano e in Lingua Russa all'università degli studi di Pavia, ha vissuto fra Milano, Mosca e Parigi. Ha pubblicato racconti su Nuovi argomenti, Glamour, Colla, Pastrengo, e in traduzione su riviste francesi, russe e iraniane. Il suo primo romanzo, Perdutamente (nottetempo 2017) ha vinto il premio internazionale Salerno Libro d'Europa. Ha inoltre pubblicato i romanzi Cinema di Babele (fve, 2022) e Julie (Sonzogno, 2022). 

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