Pratiche scientifiche di condivisione del sapere. Musica e cervello: percezione sensoriale, predizione di suoni futuri ed origini evolutive

A cura di Roberta Bianco

giovedì 29 febbraio 2024

La musica è un tratto umano universale, presente in tutte le culture e percepita anche dai neonati. Ma come fa il cervello a trasformare semplici suoni fisici in musica? Cosa ci può dire l’evoluzione sulla nostra predisposizione musicale? Perché ascoltiamo la musica? Per rispondere a queste domande, racconteremo come il cervello rappresenta la musica a vari livelli sensoriali, dal suono fisico alla rappresentazione di pattern ritmici e melodici. Parleremo poi di origini evolutive della musica, analizzando similarità e differenze d’ascolto tra una scimmia e un neonato. Infine, introdurremo alcune delle motivazioni dietro l’ascolto della musica, inclusi il piacere, il movimento, e la coordinazione sociale al ritmo di musica.

 

Roberta Bianco è una scienziata che unisce la passione per le neuroscienze e la musica nella sua ricerca. Ha studiato neurobiologia all’Università di Pavia e musica al Conservatorio. Ha conseguito il suo dottorato di ricerca presso l'Istituto Max Planck per le Scienze Cognitive e Cerebrali Umane a Lipsia, e il post-dottorato presso l'University College London a Londra.  Da poco più di anno, Roberta Bianco è tornata in Italia presso l'Istituto Italiano di Tecnologia, supportata da un fondo di ricerca europeo (Marie Skłodowska-Curie). Roberta è esperta di metodi computazionali e di neuroimmagine applicati alle neuroscienze cognitive. Il suo attuale focus di ricerca mira a investigare le origini evolutive ed ontogenetiche della percezione musicale.

 

Giovedì 18 gennaio 2024 inaugura il ciclo di tre incontri dedicato alla Neuroscienze e musica: cosa ci lega profondamente alla musica, perché ci piace, e come impariamo a produrla? In questo ciclo d’incontri tre esperte neuroscienziate accompagnate da intermezzi musicali eseguiti dal vivo, ci condurranno attraverso le frontiere della ricerca su musica e cervello. Analizzeremo come il cervello si adatta rapidamente attraverso l’apprendimento musicale con un focus particolare sui musicisti professionisti. Indagheremo poi i meccanismi chiave di percezione sensoriale, esplorando alcune ipotesi sulle origini evolutive della musicalità. Infine, approfondiremo il legame tra il piacere che proviamo durante l’ascolto ed il potere evocativo della musica sulla nostra memoria. Un'opportunità unica per immergersi nella bellezza della musica attraverso la lente affascinante della neuroscienza. 

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