Che cosa significa basare le decisioni sui dati scientifici? Quanto è autorevole il parere di un esperto? E quanto è affidabile una previsione scientifica? Il dibattito contemporaneo su temi sempre più tecnici e complessi vede una dicotomia in cui uno dei poli è occupato dal mondo della scienza, che fornisce “i dati” ed è depositaria di competenze specifiche spesso inaccessibili al cittadino comune, mentre nell’altro figurano i valori e le considerazioni della politica o della morale. Rispetto a questa dicotomia, da un lato è diffusa una rappresentazione della scienza come oggettiva, neutrale, autorevole e granitica. Dall’altro, soprattutto quando le previsioni scientifiche falliscono, o uno o più esperti sono in disaccordo, si osserva un preoccupante sentimento antiscientista. In questo intervento, discuteremo di come alcune nozioni di filosofia della scienza possano aiutarci nell’identificare il corretto ruolo e peso da attribuire al parere scientifico. Utilizzando dei casi concreti, come il “processo agli scienziati” in seguito al terremoto dell’Aquila o il movimento no-vax, parleremo di metodo scientifico, oggettività nella scienza, probabilità e statistica.
Camilla Colombo è dottoressa di ricerca in Filosofia della Scienza (London School of Economics and Political Sciences) e ricercatrice presso IMT (Scuola Alti Studi Superiori) di Lucca, dove lavora ad un progetto di modellizzazione e comunicazione dell'evidenza scientifica. I suoi interessi sono la teoria della decisione e la teoria dei giochi, la bioetica e l'etica applicata.
Roberto Maggioni, giornalista. A Radio Popolare si occupa di informazione locale ed è tra gli autori della trasmissione Prisma. Collabora con Il Manifesto. Ha scritto il libro Expopolis sul lato oscuro di Expo 2015. Ha suonato in diversi gruppi misconosciuti ed è parte dell'alleanza galattica del festival Zuma.