Pratiche somatiche di condivisione del sapere. Dall'ibridazione tecnologica al post-atomico. Radicalità, sovversione e bio-morfismo negli approcci recenti alla performance art

A cura di Andrea Giomi

domenica 29 maggio 2022

Negli ultimi anni, le innovazioni nell’ambito dell’interazione uomo-macchina e dei social network hanno rapidamente intensificato il nostro coinvolgimento con ambienti virtuali, misti e aumentati. La retorica tecnologica, dal canto suo, articola la sua narrazione intorno al mito della trasparenza, ovvero la sensazione di assoluta assenza di mediazione nel processo d’interazione con le interfacce. In questo contesto, molti artisti della scena performativa contemporanea sembrano proporre uno sguardo critico rispetto alla narrazione tecnologica dominante interrogando le tecnologie dal punto di vista della loro capacità di sollecitare una dimensione anti-normativa della corporeità utilizzando le tecnologie come vettori di metamorfosi, sovversione e trasformazione.

 

Andrea Giomi è ricercatore e artista sonoro. Attualmente lecturer in Arti Digitali presso l’Université Gustave Eiffel di Parigi. I suoi interessi scientifici comprendono l’interazione uomo-macchina, la cognizione incarnata, la fenomenologia, l’estetica, le performance multimediali e la teoria critica. La sua ricerca artistica abbraccia temi quali il biomorfismo, il rapporto tra traccia e archivi digitali, le relazioni emergenti tra corpo, suono, immagine ed ecosistemi tecnologici. Insieme ad Ana Shametaj è uno dei fondatori del collettivo artistico Kokoschka Revival. 

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