Ursula K. Le Guin Immaginare (futuri) intrecci, o di muri in frantumi

A cura di Arianna Mainardi

giovedì 26 gennaio 2023

Ursula K. Le Guin (1929-2018) è conosciuta e associata in primo luogo alla letteratura fantastica e fantascientifica; dove questa è da considerarsi uno spazio ampio di scoperta e interconnessioni, non una etichetta o genere letterario ("in un sistema compromesso"). Quelli che stabiliscono generi e categorie sono solo alcuni dei molti muri che gli scritti di Le Guin 'rendono in frantumi'. Attraverso la rilettura di La mano sinistra del buio (1969) e I reietti dell'altro pianeta (1974), guarderemo a come nei sui scritti il disfare e rifare modelli di società offra uno sguardo critico su temi quali: lo sciogliersi delle relazioni di genere, il costruire alternative ai rapporti di sfruttamento economico, sostituire la complicità alla competitività. Presteremo anche attenzione a alcuni dei saggi recentemente tradotti in italiano per comprendere come gli scritti di Le Guin entrino nel dibattito contemporaneo su possibili ecologie femministe nell’intreccio tra tecnologie, futuri e temporalità eccentriche dove “tutte le piccole cose avevano un senso; soltanto l’intero, la sua totalità, non l’aveva”.

 

Arianna Mainardi è ricercatrice precaria in sociologia. I suoi interessi di ricerca riguardano il corpo, le relazioni, la sessualità e le tecnologie; i giovani, la cultura delle ragazze e le differenti forme di partecipazione politica. Ha recentemente pubblicato Digital Girls. Le ragazze e la ridefinizione dei rapporti di genere online e offline (ETS 2022).

 

Scrittrici dell'altro mondo è un programma di incontri volto a divulgare il pensiero, la poetica e la pratica di alcune autrici del Novecento: Simone de Beauvoir, Carla Lonzi, Anna Maria Ortese, Ursula K. Le Guin, Marguerite Yourcenar, Susan Sontag, Virginia Woolf e Simone Weil. Otto percorsi biografici in cui i confini tra arte e vita si fondono fino a diventare invisibili e manifestarsi in un'unica pratica artistica di vita. Intrecciando letteratura, filosofia e arte queste autrici si rendono capaci di sovvertire la norma per disegnare possibili mondi altri. Per ognuna di queste figure, le scelte prese come soggetto privato diventano così una possibilità di immaginazione politica radicale il cui eco risuona fino ai nostri giorni.
A condurre il ciclo saranno ricercatrici provenienti da differenti discipline, chiamate a portare il proprio sguardo secondo differenti prospettive e sensibilità. Le une e le altre, figure differenti ma, ognuna a suo modo, in grado di infrangere la fissità del "migliore dei mondi possibili" in una molteplicità di mondi altri.

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