Wisława Szymborska. In silenzio in attesa di se stessa

A cura di Camilla Pietrabissa

giovedì 19 settembre 2024

La poesia di Wisława Szymborska (1923-2012) è un’apparizione, una costante ricerca dello stupore nell’ispirazione. Apparentemente, la sua poesia si occupa del quotidiano e del mondo reale, descrivendo incessantemente cose e eventi fin troppo ordinari. Ma subito emerge la sua volontà di affrontare argomenti alti, quasi sempre dal tono esistenziale. Con un linguaggio semplice e carico di ironia, prendendo a modello l’espressione orale, Szymborska scrive poesie come esercizio di libertà di pensiero e di intelligenza. In una carriera distribuita nell’arco di oltre cinquant’anni, ha scritto dodici volumi di poesia, di cui due sono stati da lei stessa disconosciuti come esempi di poesia socialista impegnata. Leggeremo poesie da diverse raccolte, e parleremo del saggio Nulla di ordinario scritto dal suo assistente Michał Rusinek, in cui emerge questa capacità di oscillare tra temi e registri elevati e concreti.

 

Camilla Pietrabissa è attualemente docente di cultura visuale presso l'Università IUAV di Venezia. Ha conseguito un dottorato in storia dell'arte presso il Courtauld Institute di Londra e un postdottorato a Torino e a Venezia. Si occupa di pittura e disegno, di rappresentazione del paesaggio e della natura, collabora con riviste di cultura e ha curato diverse mostre. 

 

Prende il via la terza stagione del ciclo Scrittrici dell'altro mondo, un programma di incontri volto a divulgare il pensiero, la poetica e la pratica di alcune autrici del Novecento: Wisława Szymborska, Elsa Morante, Kathy Acker, Hannah Arendt, Ottessa Moshfegh, Dolores Prato, Leonora Carrington, Annie Ernaux, Goliarda Sapienza. Nove percorsi biografici in cui i confini tra arte e vita si fondono fino a diventare invisibili e manifestarsi in un'unica pratica artistica di vita. Intrecciando letteratura, filosofia e arte queste autrici si rendono capaci di sovvertire la norma per disegnare possibili mondi altri. Per ognuna di queste figure, le scelte prese come soggetto privato diventano così una possibilità di immaginazione politica radicale il cui eco risuona fino ai nostri giorni.
A condurre il ciclo saranno ricercatrici provenienti da differenti discipline, chiamate a portare il proprio sguardo secondo differenti prospettive e sensibilità. Le une e le altre, figure differenti ma, ognuna a suo modo, in grado di infrangere la fissità del "migliore dei mondi possibili" in una molteplicità di mondi altri.

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