Alba de Céspedes y Bertini ha vissuto in molti luoghi – Roma, Parigi, L’Avana, Mosca, Washington, in Val Pellice – sempre seguita da una biblioteca itinerante di libri e carte, un archivio vivente ora raccolto all’Unione Femminile Nazionale. Con il nome di Clorinda partecipa alla Resistenza, prestando la sua voce alla radio libera nella trasmissione L’Italia combatte, in cui incita alla lotta, ricordando sempre però che ci sono infiniti modi di combattere. Scrittrice e giornalista ha saputo raccontare la condizione femminile, per esempio in Nessuno torna indietro, Dalla parte di lei e Quaderno proibito, gettando uno sguardo rigoroso agli spazi domestici, ai silenzi e ai gesti quotidiani che tessono la trama dell’oppressione. E allo stesso tempo, sapendo che si lotta in forme sempre diverse, ha saputo cantare le ragazze di maggio e i loro spiriti di rivolta.
Carlotta Cossutta è ricercatrice precaria in filosofia politica. Fa parte del centro di ricerca Politesse - Politiche e teorie della sessualità dell'Università di Verona con cui porta avanti alcuni dei suoi interessi di ricerca: la storia del pensiero politico delle donne e le teorie femministe e queer. Ha da poco pubblicato Avere potere su se stesse: politica e femminilità in Mary Wollstonecraft (ETS 2021). Non sa disgiungere teoria e prassi e molte delle sue riflessioni sono nutrite dalla partecipazione alla collettiva Ambrosia.
Prende il via la seconda stagione del ciclo Scrittrici dell'altro mondo, un programma di incontri volto a divulgare il pensiero, la poetica e la pratica di alcune autrici del Novecento: Natalia Ginzburg, Alba De Céspedes, Susan Sontag, Shirley Jackson, Patrizia Cavalli, Ingeborg Bachmann, Azar Nafisi e Christa Wolf. Otto percorsi biografici in cui i confini tra arte e vita si fondono fino a diventare invisibili e manifestarsi in un'unica pratica artistica di vita. Intrecciando letteratura, filosofia e arte queste autrici si rendono capaci di sovvertire la norma per disegnare possibili mondi altri. Per ognuna di queste figure, le scelte prese come soggetto privato diventano così una possibilità di immaginazione politica radicale il cui eco risuona fino ai nostri giorni.
A condurre il ciclo saranno ricercatrici provenienti da differenti discipline, chiamate a portare il proprio sguardo secondo differenti prospettive e sensibilità. Le une e le altre, figure differenti ma, ognuna a suo modo, in grado di infrangere la fissità del "migliore dei mondi possibili" in una molteplicità di mondi altri.