"La libertà è un respiro. Ma tutto il mondo respira, non solo l’uomo. (…) Questo respiro è universale, è il rollio inavvertibile e misterioso della vita”. Così si esprime Anna Maria Ortese (1914-1998) nella breve raccolta di saggi filosofico-poetici Corpo celeste, in sintonia con quello che sarà poi il pensiero postumano ed ecofemminista. Scrittrice visionaria, nomade, sempre poverissima, Ortese ha attraversato il Novecento con uno sguardo capace di cogliere le dimensioni altre dell’esistenza – sia sul piano sociale, la realtà dell’oppressione e della violenza, sia sul piano più filosofico, la ricchezza delle facoltà umane, dell’immaginazione e della visione poetica di contro a un’idea ristretta e strumentale di razionalità. A partire dai racconti de Il mare non bagna Napoli, il romanzo onirico L’Iguana e i saggi di Corpo celeste, scopriremo come la scrittura di Ortese trasfigura la realtà per mostrarne gli aspetti nascosti, violati e inaspettatamente vitali.
Alberica Bazzoni è ricercatrice presso l’ICI Berlin Institute for Cultural Inquiry. Ha conseguito un dottorato in letteratura italiana presso l’Università di Oxford e un posdottorato British Academy presso l’Università di Warwick, con un progetto sul genere e il sistema letterario. È autrice del volume Writing for Freedom. Body, Identity and Power in Goliarda Sapienza’s Narrative (Peter Lang, 2018).
Scrittrici dell'altro mondo è un programma di incontri volto a divulgare il pensiero, la poetica e la pratica di alcune autrici del Novecento: Simone de Beauvoir, Carla Lonzi, Anna Maria Ortese, Ursula K. Le Guin, Marguerite Yourcenar, Susan Sontag, Virginia Woolf e Simone Weil. Otto percorsi biografici in cui i confini tra arte e vita si fondono fino a diventare invisibili e manifestarsi in un'unica pratica artistica di vita. Intrecciando letteratura, filosofia e arte queste autrici si rendono capaci di sovvertire la norma per disegnare possibili mondi altri. Per ognuna di queste figure, le scelte prese come soggetto privato diventano così una possibilità di immaginazione politica radicale il cui eco risuona fino ai nostri giorni.
A condurre il ciclo saranno ricercatrici provenienti da differenti discipline, chiamate a portare il proprio sguardo secondo differenti prospettive e sensibilità. Le une e le altre, figure differenti ma, ognuna a suo modo, in grado di infrangere la fissità del "migliore dei mondi possibili" in una molteplicità di mondi altri.