Carla Lonzi è senza dubbio una voce radicale - anche nel senso di essere radice - del femminismo italiano. È stata una critica d'arte affermata, ma già dal suo primo libro, Autoritratto, pubblicato nel 1969, si intravede la sfida che lancia alla cultura: chiedersi chi può parlare e mettere in discussione i ruoli precostituiti. Questa sfida troverà il suo compimento nel femminismo, nell'intreccio di teoria e prassi che Lonzi scopre e con cui scopre se stessa. Tra le fondatrici di Rivolta Femminile, attraverso i suoi scritti sputerà su Hegel e sulla sua dialettica e proporrà l'idea di muoversi su un altro piano, grazie sia a una messa in discussione della cultura che produce l'oppressione della donna, sia una centralità del corpo e del clitoride. Un femminismo che sfugge a ogni previsione perché "vogliamo essere all'altezza di un universo senza risposte". Grazie anche al suo diario Taci, anzi parla, cercheremo di capire come sia possibile "riuscire a vivere [...] senza perdersi e senza mettersi in salvo" (come scrive in È già politica).
Carlotta Cossutta è ricercatrice precaria in filosofia politica. Fa parte del centro di ricerca Politesse - Politiche e teorie della sessualità dell'Università di Verona con cui porta avanti alcuni dei suoi interessi di ricerca: la storia del pensiero politico delle donne e le teorie femministe e queer. Ha da poco pubblicato Avere potere su se stesse: politica e femminilità in Mary Wollstonecraft (ETS 2021). Non sa disgiungere teoria e prassi e molte delle sue riflessioni sono nutrite dalla partecipazione alla collettiva Ambrosia.
Scrittrici dell'altro mondo è un programma di incontri volto a divulgare il pensiero, la poetica e la pratica di alcune autrici del Novecento: Simone de Beauvoir, Carla Lonzi, Anna Maria Ortese, Ursula K. Le Guin, Marguerite Yourcenar, Susan Sontag, Virginia Woolf e Simone Weil. Otto percorsi biografici in cui i confini tra arte e vita si fondono fino a diventare invisibili e manifestarsi in un'unica pratica artistica di vita. Intrecciando letteratura, filosofia e arte queste autrici si rendono capaci di sovvertire la norma per disegnare possibili mondi altri. Per ognuna di queste figure, le scelte prese come soggetto privato diventano così una possibilità di immaginazione politica radicale il cui eco risuona fino ai nostri giorni.
A condurre il ciclo saranno ricercatrici provenienti da differenti discipline, chiamate a portare il proprio sguardo secondo differenti prospettive e sensibilità. Le une e le altre, figure differenti ma, ognuna a suo modo, in grado di infrangere la fissità del "migliore dei mondi possibili" in una molteplicità di mondi altri.