Scrittrice misconosciuta in vita, Goliarda Sapienza (Catania 1924 – Roma 1996) sta oggi conoscendo una straordinaria fortuna in Italia e all’estero. Il suo capolavoro, L’arte della gioia, scritto negli anni Settanta, fu rifiutato da tutti i maggiori editori italiani, per essere poi pubblicato in Francia all’inizio del Duemila e dare così avvio alla sua riscoperta e alla pubblicazione di numerose opere postume. Sapienza è una figura intellettuale e artistica radicale, sempre in ricerca, queer, che non ha dato niente per scontato del mondo che le veniva consegnato e lo ha investigato andando alla radice delle cose, scoperchiandone la violenza e le contraddizioni. E da contraddizioni vitali è attraversata tutta la sua opera, che parte dal dolore e dalla ricostruzione di sé nelle prime opere autobiografiche, di taglio fortemente sperimentale, per approdare al grande racconto della lotta per la libertà di Modesta, protagonista de L’arte della gioia, e all’indagine sociale in L’università di Rebibbia, dedicato alla sua esperienza in carcere.
Alberica Bazzoni è ricercatrice in Critica letteraria e letterature comparate all’Università per Stranieri di Siena e Hon. Research Fellow all’Università di Oxford. Ha conseguito il dottorato in letteratura italiana all’Università di Oxford e ha poi svolto incarichi di ricerca e insegnamento in Regno Unito (British Academy, Università di Warwick) e in Germania (ICI Berlin Institute for Cultural Inquiry). È autrice del volume Scrivere la libertà: corpo, identità e potere in Goliarda Sapienza (ETS 2022), e di Il presente vivo. Temporalità del divenire e del trauma in Lispector, Ortese e Philip (Mimesis, in uscita giugno 2025). I suoi interessi di ricerca vertono sulle letterature comparate, la teoria della letteratura, la traduzione e gli studi femministi, queer e decoloniali – con particolare attenzione ai temi della temporalità, del potere, del corpo e della soggettività. La sua ricerca più recente esplora gli immaginari letterari del trauma e della resistenza.
Prende il via la terza stagione del ciclo Scrittrici dell'altro mondo, un programma di incontri volto a divulgare il pensiero, la poetica e la pratica di alcune autrici del Novecento: Wisława Szymborska, Elsa Morante, Kathy Acker, Hannah Arendt, Ottessa Moshfegh, Dolores Prato, Leonora Carrington, Annie Ernaux, Goliarda Sapienza. Nove percorsi biografici in cui i confini tra arte e vita si fondono fino a diventare invisibili e manifestarsi in un'unica pratica artistica di vita. Intrecciando letteratura, filosofia e arte queste autrici si rendono capaci di sovvertire la norma per disegnare possibili mondi altri. Per ognuna di queste figure, le scelte prese come soggetto privato diventano così una possibilità di immaginazione politica radicale il cui eco risuona fino ai nostri giorni.
A condurre il ciclo saranno ricercatrici provenienti da differenti discipline, chiamate a portare il proprio sguardo secondo differenti prospettive e sensibilità. Le une e le altre, figure differenti ma, ognuna a suo modo, in grado di infrangere la fissità del "migliore dei mondi possibili" in una molteplicità di mondi altri.