Marguerite Yourcenar si è definita 'pellegrina e straniera' nel titolo di uno dei suoi volumi di pezzi brevi uscito nel 1989. La sua intera opera può essere vista come l'autobiografia di una scrittrice in viaggio, da giovane in Europa, poi negli Stati Uniti. Questo aspetto – distante dalla visione scolastica che ha prevalso in Italia – mostra che anche nei suoi romanzi storici come Opera al nero (1968) è centrale la narrazione del sè. A partire dal primo libro pubblicato, Alexis o il trattato della lotta vana (1929), la Yourcenar ha preso distanza dalla sua famiglia borghese per affermare una libertà esistenziale assieme radicale e classicista.
Camilla Pietrabissa è storica dell'arte, curatrice e docente. Lavora come assegnista di ricerca all'Università IUAV di Venezia, e insegna all'Università Bocconi di Milano. Collabora con le riviste Antinomie e The Burlington Magazine.
Scrittrici dell'altro mondo è un programma di incontri volto a divulgare il pensiero, la poetica e la pratica di alcune autrici del Novecento: Simone de Beauvoir, Carla Lonzi, Anna Maria Ortese, Ursula K. Le Guin, Marguerite Yourcenar, Susan Sontag, Virginia Woolf e Simone Weil. Otto percorsi biografici in cui i confini tra arte e vita si fondono fino a diventare invisibili e manifestarsi in un'unica pratica artistica di vita. Intrecciando letteratura, filosofia e arte queste autrici si rendono capaci di sovvertire la norma per disegnare possibili mondi altri. Per ognuna di queste figure, le scelte prese come soggetto privato diventano così una possibilità di immaginazione politica radicale il cui eco risuona fino ai nostri giorni.
A condurre il ciclo saranno ricercatrici provenienti da differenti discipline, chiamate a portare il proprio sguardo secondo differenti prospettive e sensibilità. Le une e le altre, figure differenti ma, ognuna a suo modo, in grado di infrangere la fissità del "migliore dei mondi possibili" in una molteplicità di mondi altri.